Si è svolta al politecnico di Bari, la conferenza di servizio "La buona scuola: campagna di ascolto e consultazione" aperta ai dirigenti, docenti genitori e studenti delle scuole della provincia. Dopo i saluti della dott.ssa Anna Cammalleri, si è passati alla presentazione del piano di consultazione "La Buona Scuola" a cura del dirigente scolastico Patrizia Rossini. Le proposte del piano sono contenute nel "Rapporto" , il documento presentato il 3 settembre dal Presidente del consiglio e dal ministro Giannini, visionabile sul sito www.labuonascuola.gov.it.
Il dirigente scolastico, ha individuato alcuni punti emergenti nella tematica oggetto di discussione "Apprendimento innovativo, laboratoriale, cooperativo":
- l'importanza di creare reti di scuole
- la mancanza di una formazione "concreta" dei docenti, impartita da docenti esperti, quindi una formazione alla pari
- la meritocrazia: distribuzione di crediti a docenti meritevoli che abbiano svolto attività significative con o senza la classe. Costituzione della figura del docente mentor.
- favorire le attività di alternanza Scuola -Lavoro, migliorare i rapporti con le aziende del
territorio e con l'amministrazione.
- incrementare le ore di musica e di storia
dell'arte soprattutto negli istituti tecnici.
- l'inserimento della
disciplina economia in tutte le scuole.
- valorizzare il digitale non solo con l'uso di strumenti ma per la programmazione. Quindi favorire il coding.
A seguire l'ispettore Marzano ha accennato al sistema di valutazione, facendo riferimento alle prove INVALSI che non valutano l'operato del docente . Spesso le scuole fanno
attività interessanti che rimangono isolate perchè non costituiscono una comunità. E' importante quindi costituire reti di scuole. Le scuole non devono essere in competizione tra loro, la valutazione deve servire a premiare le
scuole distribuendo finanziamenti differenziati, in favore delle scuole che meritano.
La discussione è stata aperta alle componenti della scuola presenti: studenti, docenti e dirigenti che, nei loro interventi, hanno presentato criticità e situazioni di disagio scolastico.
In particolare sono stati messi in discussione alcuni punti presenti nel documento ministeriale. In sintesi:
- la
meritocrazia tra docenti vedrebbe i docenti più interessati al
conseguimento dei crediti che alla didattica
- le aziende coinvolte nell'alternanza scuola - lavoro spesso offrono la loro collaborazione per i propri interessi.
- scarseggiano i finanziamenti per il diritto allo studio.
- la stretta collaborazione con le aziende ci allontana dall'idea della scuola pubblica.
- gli studenti del liceo chiedono il tempo pieno per svolgere attività di approfondimento e l'introduzione di discipline utili alla prosecuzione degli studi universitari (es. diritto)
- molti dubbi sulla fattibilità del CLIL perché' gli
insegnanti non sono preparati e non posseggono le certificazioni
richieste.
- Alcuni dirigenti vedono gli obiettivi
del piano lontani dalle esigenze reali delle scuole, le strutture
sono decadenti e i finanziamenti esigui.
- Le novità introdotte, coding, CLIL, sono ben accette ma con quale formazione ?
- Si punta sulle competenze, obiettivi aziendali, ma
la scuola deve recuperare il suo vero senso: la formazione della persona.
- I fondi europei che riceviamo da 30 anni per cambiare il modo di fare scuola , ma con quali risultati?
La conferenza si è conclusa con le indicazioni per la diffusione del programma a docenti, studenti e famiglie.
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